Archivio annuale Ottobre 13, 2018

A Milano si controllano i Loft

A Milano si controllano i Loft !

Chiunque deve ristrutturare ad uso abitativo (per loft) delle vecchie attività industriali e/o artigianali, soprattutto nel milanese, deve indagare anche le eventuali passività ambientali (come previsto dal Comune di Milano, con indicazioni nel sito apposito).

E’ importante sapere bene cosa può essere presente nel sottosuolo, come potenziale contaminazione.

Inoltre la legge (il D.Lgs 152/06 – Testo Unico Ambientale) all’art. 242 definisce che il responsabile dell’inquinamento deve effettuare la bonifica (chi inquina, paga).

Il Team Foldtani supporta tutti coloro che voglio sistemare i loro loft !

Se l’area è libera si può procedere con i carotaggi classici (a rotazione o a percussione).

carotaggio a percussione

carotaggi a rotazione

Altrimenti si procede con i minicarotaggi, tramite trapano elettrico o, addirittura, a mano.

minicarotaggio

Carotaggio a Mano

L’importante è farsi SEMPRE seguire da un CONSULENTE AMBIENTALE ESPERTO.

Invarianza Idraulica in Friuli

Leggete l’interessante articolo

E’ stato da poco pubblicata sul BUR Regionale del Friuli la nuova legge (DPREG n83/2018) recante disposizioni per l’applicazione del principio dell’invarianza idraulica di cui all’articolo 14, comma 1, lettera k) della legge regionale 29 aprile 2015, n. 11.

Verificare la permeabilità dei terreni

Verificare la permeabilità dei terreni

Occorre un geologo per capire se i terreni sono in grado di assorbire le acque piovane che arrivano dai nostri tetti, soprattutto con le nuove regole per l’Invarianza Idraulica (attiva in Lombardia)

Si può provare con il Pozzetto superficiale, che consiste in uno scavo in cui si versa dell’acqua e si vede in quanto tempo viene assorbita.

Si può effettuare una Prova Infiltrometrica ad Anello Singolo, che è praticamente uguale a quella prima illustrata, tranne che si usa un cilindro d’acciaio

Infine si possono fare delle prove in foro di sondaggio (di una prova penetrometrica o di un’indagine ambientale).

In realtà esistono numerosi altri metodi, ma questi sono speditivi e danno i risultati in poco tempo

Ricordatevi di chiamare un Geologo Esperto, come quelli del Team Foldtani !

Salva

Chi inquina paga: è proprio vero?

La direttiva UE 98/2008 art. 14 impone il principio che i costi di gestione dei rifiuti sono sostenuti dal produttore  iniziale o dai detentori del momento o dai detentori precedenti dei rifiuti.

Spesso succede che un’area ex produttiva sia oggetto di procedura fallimentare a cui segue ovviamente la nomina di un curatore fallimentare.

Recentemente la IV sezione del Consiglio di Stato si è più volte pronunciata sulla sussistenza di eventuali obblighi in capo al curatore fallimentare proprio in merito allo smaltimento dei rifiuti.

La questione è che la predetta sezione del Consiglio di Stato sostiene che tale definizione è conforme al principio di chi inquina paga perchè il peso economico della messa in sicurezza e dello smaltimento inciderebbero sulla parte attiva del fallimento dell’impresa che ha prodotto i rifiuti.

Pochi mesi dopo la pubblicazione della sentenza un’altra sentenza della stessa corte ribalta la posizione sostenendo che se così fosse l’azienda non stanzierebbe fondi volti ad rispetto delle disposizioni in materia ambientale.

In buona sostanza non c’è chiarezza in merito agli obblighi economici per lo smaltimento dei rifiuti e questo deve far riflettere nel momento in cui si vuole acquisire un immobile ex-produttivo tramite un’asta fallimentare.

Segnalazione seminario

Si segnala l’organizzazione da parte dell’Ordine dei Geologi della Lombardia e l’Istituto Nazionale Urbanistica del seminario “Progettare per l’invarianza- Regolamento Regionale n. 7 del 23.11.2017: criteri e metodi per il rispetto del principio dell’invarianza idraulica e idrologica” che si terrà in due date e due sedi:

l’ 11 aprile 2018 a Monza
il 13 aprile 2018 a Sondrio.

Il seminario è gratuito previa iscrizione.

A questo link tutte le informazioni

Set analitico minimo: la ricerca degli inquinanti

In un articolo precedente abbiamo parlato della Due Diligence da effettuare quando si acquista un’area ex-produttiva.

Un elemento fondamentale tra le ricerche da effettuare è il SET ANALITICO MINIMO che si compone dei seguenti elementi:

  • As arsenico
  • Cd cadmio
  • Cr cromo
  • Cu rame
  • Hg mercurio
  • Pb piombo
  • Zn zinco
  • C>12 idrocarburi pesanti
  • IPA idrocarburi policiclici aromatici
  • BTEX benzene, toluene, etilbenzene, xilene
  • amianto

Il set analitico minimo fa parte delle Indagini Ambientali Preliminari così come previsto dalle leggi e normative vigenti.

La lista dei parametri deve essere modificata ed estesa in considerazione di eventuali attività antropiche pregresse.

Perchè si devono cercare questi (o più) elementi?

Non dimentichiamoci che stiamo operando in un contesto sensibile e che l’attività pregressa può aver lasciato tracce nocive all’ambiente ed all’uomo.

L’analisi storica della Due Diligence ci dirà che cosa si lavorava in un determinato sito, ma solo la ricerca degli elementi inquinanti ci dirà se siamo in presenza di una potenziale contaminazione e quindi si deve procedere alla bonifica del sito.

Teniamo conto che fino agli anni ’90 del XX secolo molti degli elementi sopracitati erano correntemente utilizzati nelle strutture e negli impianti degli edifici (vedi amianto) nei prodotti fabbricati (vedi vernici) nei sottofondi dei pavimenti, nei serbatoi a servizio dell’impianto.

Foldtani è in grado di eseguire tutte le pratiche e le analisi previste e necessarie.

Corso Esperto Campionatore Maggio 2018

 

Salva

Due Diligence nell’acquisto di aree dismesse

Nell’acquisto di aree dismesse da riconvertire (produttivo VS residenziale) è fondamentale effettuare una Due Diligence ovvero una analisi dello stato dei siti e della documentazione presente.

A questo proposito ci ricolleghiamo ad una articolo da noi già pubblicato nel sito “Pratiche Ambientali”

La geotermia: un’opportunità nelle ristrutturazioni dei loft

Premesse

Gli impianti di climatizzazione sono un capitolo di spesa considerevole in tutte le costruzioni ed in particolare nei loft poichè la dimensione degli spazi e le caratteristiche costruttive possono comportare notevoli volumi da riscaldare e/o raffrescare.

Proposte

La geotermia a bassa entalpia è una possibile ed ottimale risposta per un intervento di riscaldamento, raffrescamento ed acqua calda in ambito residenziale.

Il sistema si propone come innovativo ed a basso impatto ambientale poichè utilizza fonti di energia rinnovabile come il calore del terreno o l’acqua di falda.

Il relativo costo iniziale è ampiamente ammortizzato nel tempo e l’energia per far funzionare la pompa di calore può provenire da pannelli fotovoltaici, rimanendo quindi nel ciclo del rinnovabile.

Inoltre l’istallazione di tale impianto gode di benefici fiscali sin dal 2006 per una percentuale che è aumentata recentemente e si attesta sul 65% per 30.000 euro di intervento.

Come funziona

Nel caso si istalli un impianto geotermico con pozzi acquiferi, approfondite indagini idrogeologiche permettono di stabilire il livello delle acque di falda e la portata.

A seguito di questa indagine, e a seconda del fabbisogno termico, viene stabilito il numero di pozzi di prelievo delle acque; le acque prelevate vengono mandate alla pompa di calore che ne estrae il potenziale termico e rilascia il liquido, tramite un altro pozzo, in falda, costituendo un impianto a ciclo aperto.

Nel caso si istalli un impianto geotermico a sonde si sfrutta l’inerzia termica del terreno: l’impianto è a circuito chiuso ovvero una sonda a U penetra nel terreno fino ad una data misura ed il liquido al suo interno assorbe il calore del terreno e lo rilascia attraverso la pompa di calore.

Foldtani ed Idrolinea sono in grado di fornire supporto completo per la progettazione e l’istallazione dei due tipi di impianti geotermici.

Problematiche idrogeologiche nelle ristrutturazioni

Premessa

Intervenire su di un’area industriale dismessa spesso vuol dire eseguire ristrutturazioni edilizie ed urbanistiche di una certa entità che vanno ad influenzare una diversa conformazione delle aree esterne circostanti il sito.

Nuove sistemazioni esterne comportano modifiche nella capacità di assorbimento da parte del suolo di acque meteoriche e la Regione Lombardia è intervenuta per regolamentare tali problematiche idrologiche ed idrogeologiche attraverso idoneo regolamento.

Nuova normativa sulla invarianza idraulica

Il Regolamento Regionale sull’Invarianza Idraulica del 23/11/2017 n° 7, emanato a seguito della Legge Regionale n° 4 del 15/03/2016 si applica agli interventi di nuova costruzione, demolizione e ricostruzione, ristrutturazioni urbanisitca con variazione di permeabilità, infrastrutture stradali e autostradali e loro pertinenze e parcheggi.

Il principio di invarianza idraulica stabilisce che la portata idrica al limite massimo delle sue capacità risultante dal drenaggio di un’area, deve essere costante prima e dopo la trasformazione dell’uso del suolo nell’area specifica.

Spetta ai comuni applicare le norme ed inserirle nel Regolamento Edilizio e nel PGT per permettere alle imprese che intervengono sul territorio di utilizzare i giusti strumenti per una corretta progettazione.

Il drenaggio urbano sostenibile

Il regolamento individua come prioritaria l’adozione di modelli di gestione delle acque meteoriche che favoriscano il loro smaltimento in loco o il loro riutilizzo per irrigazione del verde ovvero per altri usi compatibili con la qualità delle acque.

E’ necessario un progetto di invarianza idraulica e idrologica a firma di tecnico abilitato e qualificato nell’esecuzione di stime idrologiche.

La Foldtani è dotata di un gruppo di tecnici qualificati e specializzati nel settore che sono in grado di affrontare e fornire regolare progetto come richiesto dal regolamento.