Per un efficace Monitoraggio Ambientale degli edifici
Per un efficace Monitoraggio Ambientale degli edifici da ristrutturare, sottoporre a cambio di destinazione d’uso o solamente vendere/acquistare, alcuni punti sono veramente importanti.
In primis bisogna che il professionista ambientale possa fare un sopralluogo accurato e preciso, rilevando tutte le criticità visibili.
Successivamente andranno raccolti tutti i dati storici che abbiano una validità sulle possibili passività ambientali da ricercare.
Solo quando viene fatto tutto ciò, sarà possibile emettere un preventivo per poter agire con il Monitoraggio Ambientale vero e proprio !
La prima fase è verificare che non ci siano sottervizi attivi, potenzialmente danneggiabili durante le indagini. Ciò viene fatto soprattutto per la sicurezza dei lavoratori ed a garanzia dei proprietari dell’immobile.
Il miglio sistema di controllo è il georadar, che permette di indagare il sottosuolo senza scavi ed in totale sicurezza.
Successivamente si potrà fare l’indagine, tramite carotaggio continuo a rotazione, a percussione, con escavatore, ecc.
La strumentazione è molto variabile, l’importante è che si adatti bene all’area d’indagine, fornendo al contempo tutti i dati utili al monitoraggio ambientale.
Una volta completato lo scavo/perforazione verranno presi dei campioni di terreno da sottoporre a controllo analitico di laboratorio.
Ricordatevi che i laboratori non forniscono risultati immediati, ma ci vogliono dai 5 ai 7 giorni lavorativi per avere i risultati.
Nel caso si decida di avere uno screening immediato dell’area, si può optare per tecniche come l’XRF e/o il PID. Tali tecniche NON sostituiscono le analisi tradizionale, ma sono sicuramente molto rapide (forniscono i dati in pochi minuti) ed utili al processo decisionale sullo stato di potenziale contaminazione dell’area.
La metodologia XRF (X-Ray Fluorescence) permette di vedere tutti i metalli inquinanti presenti nel terreno (ma anche nei rifiuti solidi).
La tecnologia PID (Photo Ionisation Detection) indaga tutte le sostanze inquinanti allo stato gassoso (eventualmente presenti nel terreno) quali idrocarburi, solventi, ecc.
Per leggere i dettagli delle tecnologie sopra descritte pote andare su questo ARTICOLO !
Una volta acquisiti tutti i dati il professionista ambientale (come quelli di Foldtani) può elaborare un report tecnico con tutte le indicazioni per la corretta gestione dell’immobile !
Anche se non fanno parte dell’indagine ambientale sensu strictu, altri monitoraggi possono essere fatti sull’immobile, quali: indagini geotecniche e sismiche, controllo pozzi per acqua e/o geotermici (se presenti), stato di permeabilità dei terreni (per l’Invarianza Idraulica), verifica della presenza del Gas Radon, verifica geologica dei luoghi.
Indagini Speditive per Loft
Le Indagini Speditive per Loft sono sempre più richieste dagli investitori immobiliari.
Sapere quasi in tempo reale la potenziale contaminazione dei terreni aiuta già a capire quale sia la probabile spesa connessa ai vizi ambientali occulti dell’immobile.
ATTENZIONE: le indagini speditive non sostituiscono le classiche analisi chimiche, che comunque devono essere fatte.
In molti casi i tempi delle analisi di laboratorio (dai 5 a 10 giorni) possono creare rallentamenti nelle fasi preliminari di compravendita degli immobili, con potenziali danni economici.
La tecnologia attuale può aiutare ad ottenere decisioni in tempi rapidi.
L’XRF (Fluorescenza A Raggi X) è uno strumento molto utile per le indagini speditive.
Si tratta di una “pistola” che poggiata sul terreno, emette un fascio di raggi X e riceve la risposta dai vari atomi delle sostanze presenti in esso
In pochi minuti legge il contenuto di metalli del terreno ed è in grado di fornire informazioni utili sulla potenziale contaminazione.
In base a ciò si potranno, poi, fare campionamenti mirati con analisi chimiche classiche di laboratorio.
Lo strumento salva i dati in una memoria SD, può essere abbinato ad un sistema GPS e può anche inviare (tramite schedina GSM telefonica) in tempo reali i dati all’ufficio, per l’elaborazione degli stessi.
Foldtani e Quantanalitica sono in grado di effettuare efficientemente questo servizio per ogni operazione immobiliare.
Problematiche in situ: la bonifica dei serbatoi
Premesse
Quando interveniamo su di un’area già edificata spesso uno dei problemi che possiamo riscontrare è la presenza di serbatoi parzialmente o totalmente interrati, che una volta contenevano liquidi o gas altamente inquinanti.
Spesso si tratta di serbatoi per gasolio di riscaldamento, ma se si tratta di serbatoi per l’industria questi potevano contenere resine, acidi, solventi o altro.
L’iter burocratico ed operativo
Partendo dal presupposto che si voglia dismettere il serbatoio esistente la normativa di riferimento è il “Regolamento locale d’igiene” ed il D. Lgs 152/06.
Preliminarmente va eseguito un Piano di Indagine Ambientale, sempre richiesto per serbatoi di tipo commerciale/industriale e a discrezione per serbatoi ad uso civile.
In caso di accertate perdite da serbatoi o annesse strutture si è obbligati a darne comunicazione a Comune e p.c. ad ARPA.
Eventuale contaminazione del suolo può essere dovuta anche errate manovre di carico o di fattura dei pozzetti.
Una volta comunicata la presenza di serbatoi egli enti responsabili (obbligatoria in quanto trattasi di rifiuto) si procede alla verifica gas-free all’interno del serbatoio.
Segue la pulizia del serbatoio con personale specializzato (formato ad operare in ambienti confinati) e poi la prova di tenuta per ricercare eventuali punti di perdita che possano avere inquinato la matrice ambientale.
A tale scopo, così come previsto dal Piano di Indagine Ambientale, vanno fatti campionamenti del terreno adiacente al serbatoio anche a seguito della rimozione dello stesso. E’ fondamentale la rimozione di tutte le strutture annesse, come tubazioni e pozzetti, che vanno trattati come rifiuti e codificati di conseguenza.
Al fine deve essere data comunicazione di dismissione agli enti responsabili, e non oltre un anno devono essere smaltiti i rifiuti.
La messa in sicurezza definitiva
Finora abbiamo trattato il caso di dismissione con rimozione, ma vi sono situazioni in cui il serbatoio non possa essere rimosso (per esempio perchè troppo vicino alla struttura dell’edificio).
In questo caso va eseguita apposita perizia asseverata da professionista abilitato ai sensi delle Norme tecniche delle costruzioni – D. M. 14/01/2008 e smi.
In questo caso il serbatoio, dopo l’iter completo di pulizia, viene riempito con materiale inerte che eviti successivi cedimenti della struttura; deve essere sigillato anche il pozzetto e deve essere prodotta una Relazione Tecnica con planimetria con localizzazione del serbatoio.
Conclusioni
Foldtani, tramite ditte specializzate, è in grado di svolgere tutto l’iter, sia burocratico che operativo, sia in caso di dismissione con rimozione che dismissione con messa in sicurezza definitiva.
Novità dal Comune di Milano
Importanti novità dal Comune di Milano
Per chi si muove nell’ambito dei Loft e delle ristrutturazioni in Comune di Milano, foldtani intende rendere note alcune novità.
Emergenze Ambientali: Si intendono quelle situazioni dove la presenza di rifiuti (anche contenenti amianto) e i comportamenti illeciti di singole persone o attività produttive, in aree pubbliche e private, possono creare problemi di carattere igienico-sanitario ed un grave pregiudizio per l’ambiente.
Se dobbiamo operare per il cambio di destinazione d’uso di una vecchia area produttiva in loft, l’importante è sapere se esistevano in sito Attività Insalubri: ecco la pagina dedicata del Comune di Milano.
Qui troverete anche i moduli per le richieste !!
Ricordiamo anche tutte le pagine del Comune per Indagini Ambientali Preliminari
Foldtani è la TUA soluzione per l’Ambiente !
Indagini sui loft: tutti i perchè
Per approfondire la tematica “indagini ambientali nei loft” riportiamo qui una serie di DOMANDE&RISPOSTE che ci aiutano a capire meglio l’argomento.
A domanda risponde:
D: l’indagine ambientale nei loft è obbligatoria?
R: si perchè si tratta di un cambio di destinazione d’uso dei locali, da industriale/commerciale
a residenziale
D: chi può firmare le relazioni di indagine ambientale?
R: un geologo iscritto all’albo professionale ed in possesso di partita iva
D: si possono fare le indagini ambientali senza il confronto con gli enti pubblici preposti?
R: non sempre: in alcuni casi (insalubre di prima classe) è obbligatorio il confronto con ARPA,
negli altri casi (insalubri di seconda e terza classe) basta presentare i risultati al comune interessato
D: quante indagini devo fare?
R: non vi è un numero preciso: la quantità deve essere concordata col consulente ambientale in base
alla storia pregressa del sito
D: quali sostanze inquinanti di devono cercare?
R: il consulente ambientale consiglia cosa cercare in base alla storia delle attività svolte precedentemente nel sito costruito
D: in quanto tempo si hanno i risultati delle analisi effettuate in fase di indagine?
R: il laboratorio rilascia i risultati delle analisi in 5/10 giorni lavorativi in base al carico lavorativo
dello stesso. Se però si rientra nel caso di insalubre di prima classe si debbono fare le analisi in
contradditorio con ARPA e l’ente pubblico rilascia i propri risultati minimo dopo 30 giorni
D: quanto dura l’indagine ambientale?
R: campionamento, analisi, predisposizione della relazione finale comportano una durata di circa
20 giorni lavorativi, tranne nel caso di contradditorio con ARPA dove i tempi si allungano anche
fino a due mesi
Cos’è un loft e perchè necessita di indagini ambientali
Cos’è un loft?
Spazi industriali o commerciali dismessi ad oggi rappresentano un’ottima opportunità abitativa, previo un adeguato recupero rispetto al loro uso originario.
Ampi spazi finestrati, altezza del solaio oltre la norma (270 cm) da cui è facile ricavare soppalchi, open space abitativo che si presta a suddivisione per locali tramite arredo studiato ad arte.
Questo recupero rende però necessarie una serie di indagini rispetto a possibili inquinanti presente nelle superfici costruite, dato proprio la destinazione d’uso precedente, di tipo industriale, con potenziali contaminazioni.
Indagini ambientali
Il Comune di Milano ha steso una norma estremamente dettagliata in merito a queste indagini, che qui indichiamo:
- In relazione a interventi edilizi e urbanistici, qualora sia necessaria la verifica dello stato di qualità delle matrici ambientali il proponente è tenuto ad eseguire una Indagine Ambientale Preliminare.
Quali sono questi inquinanti? Principalmente metalli (As, Cd, Cr, CrVI, Hg, Ni, Pb, Zn), idrocarburi (C>12, C<12, BTEX, IPA), gas (radon) e amianto (sia in matrice compatta, tipo eternit, sia in matrice friabile).
La ricerca di questi inquinanti avviene tramite analisi di laboratorio direttamente sul terreno campionato; i risultati vengono confrontati con la tabella 1, colonne A (aree verdi-residenziali) o B (aree commerciali/industriali), descritta nell’allegato V della parte 4° del D. Lgs 152/06 e s.m. e i.
Inoltre si deve effettuare il test di cessione sul terreno sottostante il pavimento per vedere se lo stesso è in grado di cedere sostanze inquinanti.
L’assenza di adeguate indagini ambientali impedisce il rilascio del titolo edilizio.
La Foldtani con le sue apparecchiature è in grado di eseguire interventi di campionamento ed analisi e seguire l’iter burocratico connesso.